“Hanno suonato il campanello e sono corso felice alla porta… ma erano loro! Sono arrivati con enormi borse e puzzavano di veterinario! Hanno invaso il mio salotto, mi hanno preso contro la mia volontà e rivoltato come un calzino. Non so cosa abbiano fatto ma sicuramente nulla di buono! Ho abbaiato fino a farli scappare… Un martedì da dimenticare.”

“Era uno di quei miei soliti momenti un po’ così… senza la mia “naturale regolarità”. Poi arriva quello lì vestito con il pigiama blu, incurante del mio tamburellare minaccioso. Mi ha infilato una cosa con una luce in bocca e poi mi ha fatto delle punture. Alla fine sono ripartito; sarà stata la paura!”

“Quel giorno non ero per niente in forma, ero stanca e volevo stare per conto mio, ma il mio umano ha deciso di far entrare i nemici a casa. Così ho raccolto tutte le energie, affilato gli artigli e mostrato i denti. Mi sono infilato sotto il divano ma sono riusciti ad acchiapparmi lo stesso e a sporcarmi con le loro mani… La prossima volta non gliela farò passare liscia!”